Le rime

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G. Barbčra, 1870 - 511 páginas
 

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Página 139 - Chiare, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna ; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Con l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ov' Amor co'begli occhi il cor m'aperse: Date udienza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Página 505 - altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Página 280 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sě, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei giŕ di questi pensier fora.
Página 101 - Ma certo il mio Simon fu in paradiso, onde questa gentil donna si parte: ivi la vide e la ritrasse in carte per far fede qua giů del suo bel viso.
Página 128 - Qui tutta umile e qui la vidi altera; Or aspra or piana, or dispietata or pia; Or vestirsi onestate or leggiadria ; Or mansueta or disdegnosa e fera. Qui cantň dolcemente, e qui s' assise; Qui si rivolse, e qui rattenne il passo; Qui co' begli occhi mi trafisse il core; Qui disse una parola, e qui sorrise; Qui cangiň '1 viso.
Página 148 - Amor sě da presso che del suo proprio error l'alma s'appaga: in tante parti e sě bella la veggio, che se l'error durasse, altro non cheggio. I...
Página 502 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue ; Quando assetato e stanco, Non piů bevve del fiume acqua che sangue.' Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l'erbe sanguigne Di lor vene, ove 'I nostro ferro mise. Or par, non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n' aggia ; Vostra mercé, cui tanto si commise, Vostre voglie divise Guastan del mondo la piů bella parte.
Página 308 - Poco mancň ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
Página 503 - 1 vostro sangue piove Piů largamente ; ch'altr'ira vi sferza . Dalla mattina a terza Di voi pensate; e vederete, come Tien caro altrui , chi tien se cosě vile . Latin sangue gentile , Sgombra da te queste dannose some : Non far idolo un nome Vano, senza soggetto; Che '1 furor di lassů gente ritrosa , Vincerne d...
Página 112 - ... che l'esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se di subito arsi? Non era l'andar suo cosa mortale, ma d'angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce umana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch' i' vidi: e se non fosse or tale, piaga per allentar d'arco non sana.

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