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GALLERIE PRIVATE

Compendiamo i lunghi cataloghi esistenti presso le famiglie posseditrici de' quadri, indicando soltanto gli autori più classici ne' varj generi di pitture.

GALLERIA AVEROLDI
Cont. S. Carlo N.o 1715.

Oltre a' preziosi dipinti, conserva questa illustre Famiglia un medagliere menzionato da Enea Vico, Uberto Goltzio, e da altri antiquarj. Il palazzo in cui trovansi riuniti oggetti sì scelti fu eretto nel 1544. Gli appartamenti terranei sono coloriti con freschi bellissimi da' valenti artisti.

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Vi si osservano parecchj ritratti di varj autori: di Morone, di Paris Bordone, di Callisto da Lodi, di Girolamo Savoldo, del Romanino, del Ricchino, e d' altri pennelli.

Tra i paesisti si contano: Paolo Brüll, Duranti, Tempesta, e nella pittura storica, l'Ecce Homo di Tiziano; una Vergine con due Santi di Villor Carpazio, un' altra con bambino di Giovanni Bellini; molti Romanini tra quali primeggia il S. Alessandro M. opera che sembra

uscita dal pennello di Tiziano. - Sacra famiglia di Bocaccio Bocaccino, e alquanti Moretti in varie dimensioni.

GALLERIA LECHI

Cont. S. Croce al N.° 1692.

Questa grande collezione abbraccia tutti i ge neri della pittura.

Cominciando dai ritratti, vi si ammirano quelli del Fracastoro, e di Paolo Veronese, ambi di Tiziano. Altri di due coniugi, di Morone.

Cosimo de' Medici, di Agnolo Bronzino. I fratelli della Torre, di Lorenzo Lotto. Giovane donna, di Paris Bordone, ed altri di Andrea del Sarto, del Tintoretto, di Wandik.

Ne' paesaggi distinguonsi Pussino, Bernardino Luino, Salvator Rosa, Wouvermans.

Nella pittura di Storia vi sono: quattordici quadri di Tiziano. - Dodici di Paolo Veronese, -Uno de' più bei dipinti del Tintoretto rappresentante Cinzia sul carro. S. Agnese del Domenichino. Presentazione al tempio, di Francesco Francia. Orfeo, ed Euridice, di Giorgione. S. Rocco, del Pordenone; e della scuola patria, molti dipinti del Moretto, Romanino, Lattanzio Gambara.

GALLERIA BROGNOLI

Cont. Bredina al No 512.

Trascriviamo ciò, che il colto raccoglitore di questa galleria, pubblicò già colle stampe. Ritratto d'ambasciator Veneto, di Tiziano. Altro di Giorgione. Due creduti di Morone.-Altro segnato Sofonisba Angussola.- Quello di Barnaba Visconte, attribuito dal possessore al Boltrafio, come pure altro di Wan-Hostade, nel quale il pittore pinse se stesso. — Donna, di Cristoforo Allori. Due nello stile di Rembrandt. Vengon di seguito le opere storiche, e sono: nove quadri dei Bassani. — Due del Moretto, ed uno del Romanino, tavole di gran dimensione e delle più pregiate di questi autori. — Presepio, del Foppa. Tre fregi in tele attribuiti a Paolo da Verona con l'Europa, l'Asia, e l'Affrica personificate, e loro attributi. Due modelli del Tintoretto delle tanto rinomate opere esistenti in Venezia a S. Maria dell' Orto, l'Adorazione cioè del vitel d'oro, e il Giudizio universale. Una Venere, del Liberi, e due del Lazzarini. Due dipinti del Palma vecchio, e varj del Bellini. Quadri devoti, di Domenico Ghirlandajo, e di Guido Reni. Tre mezze figure, del GuerGiuditta, di Alessandro Allori. - Mo

cino.

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dello di Leonardo del Cenacolo, con variazioni dal quadro grande.

Paesetti di G. Wan-Hessel. Altro di Paolo

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Brüll. Riposo di Diana, dello stesso.

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Paese,

e figure di Jacopo Jordans. Possiede inoltre molte scelte stampe, non che copioso numero di me. morie patrie Mss.

GALLERIA TOSI

Cont, S. M. di Pace N° 585.

Stampe, disegni, medaglie, pietre dure incise, bronzi antichi, scelti esemplari spettanti alla storia naturale, libri; ciò che di pellegrino somministrano le belle arti è qui riunito dall' intelligente collettore ad istruzione e diletto.

Vi si osserva serie di paesaggi appositamente commessi ai più valenti artisti dell'età nostra tra quali molti di Basiletti, alcuni di Wogt, di Cannela. E nella pittura di genere alquanti di Migliara, di Granet, e tra gli antichi di Peeter Neeffs.

Si noverano primi neʼritratti: Morone d'Albino, Tiziano, Tintoretto; alcuni fiamminghi in piccole dimensioni. Nella pittura storica: Raffaello d'Urbino nel celebre Redentore posseduto già dalla famiglia Mosca di Pesaro. La Sacra famiglia di Bartolomeo della Porta, pertinente un tempo alla casa Salviati di Firenze. Altra di Andrea del Sarto. - Presepio, di Lorenzo Lotto. - Una battaglia, del Borgognone. Venere acconciata dalle Grazie, dell' Albano. Il Newton, di Pa lagi. -La Giunone colle Grazie, dell' Appiani

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L'Ebe, del Landi.

suoi abitanti, del Hayes.

Parga abbandonata dai
La morte del conte

Ugolino, del Diotti; e quella dei Niobidi, di Basiletti. Luca di Leiden, Mantegna, Teniers, ed altri molti contribuirono a condecorare questa ognor crescente preziosa suppellettile, siccome nella scultura, Canova, Tourwaldsen, Monti.

GALLERIA FENAROLI
Cont. del Pesce al N.° 2689.

A biblioteca delle più pregevoli per edizioni antiche, e moderne, e Mss., unisce questa illustre Famiglia serie di quadri.

Hanno preminenza fra i ritratti, quelli coloriti dal Morone, dal Velasques, Wandik, dalla Sofonisba, dalla Fontana.

Vi sono vedute campestri del Pussino, altre fiamminghe; alcune del Tempesta, del Rosa, del Ricci. Volatili del Durante; vedute di Venezia del Canaletto. E di alcuni pittori viventi cioè, del Basiletti, Cannela, Wogt, Bassi.

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In altro genere sono osservabili l'Ercole che strozza il Leone, di P. Paolo Rubens. L'adorazione de' Magi, di Paolo V.- La Maddalena, di Guido. Due quadri devoti, di Cima da Coneliano.-Molti Moretti.-Palma vecchio. Callisto da Lodi, Guercino, Sacchi, ed altri. Sonvi pure sculture di Tourwaldsen, e Tenerani.

Poco lungi al N.o 247 in casa Rondi, l'ama

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