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Altar Maggiore: l'Annunciata, Alessandro Maganza, il qual fece pure nel presbitero la fuga, e il riposo in Egitto.

4. Il beato Marinoni, scuola del Balestra. -5. Crocifisso in rilievo. I quadri posti agli angoli della Chiesa, che rappresentano il martirio di S. Agata, e quello di S. Cecilia, Cossali. Le SS. Lucia, e Barbara, Maganza, e Antonio Gandini. La trasfizione del cuor di S. Teresa; e la detta Santa, che meditando la passione del Redentore gli apparisce, sono opere del precitato Vernansal: ? In sulla porta: S. Orsola marriata colle compagne, Antonio Bonardo,

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S. AFRA

Ne' primi secoli della Chiesa denominata cimitero de' martiri di S. Latino vescovo, ov' egli stesso ebbe sepolcro. Poscia detto S. Faustino ad sanguinem; indi S. Salvatore; in ultimo S. Afra. Il patriarca S. Domenico venuto a Brescia vi collocò nel 1221 i PP. del suo istituto (1) i quali, fabbricato poi ad essi apposito cenobio, abbandonarono S. Afra ai Chierici, cui succedettero i Canonici Lateranensi. Ricostruita da fondamenti nel 1580, Pietro Maria Bagnadore vi si adoperò e come architetto ideandone la fabbrica, e come ornatista dipingendo ne' fondi dorati i rabeschi, ed altre decorazioni nelle volte

(1) MALV. Cren. Mss.

degl. altari; e in fine le figure delle sopraffenestre a olio, ed altr' opere.

I puttini de' pilastri, e le pitture della navata maggiore, e quelle dell' abside sono di Girolamo Rossi bres.

Primo Altare. La natività di Maria SS. Si valse il Bagnadore nella rappresentazione di quest' argomento del concetto espresso da Cesare Aretusi in un quadro, che si osserva nella chiesa di S. Giovanni in Monte a Bologna.

2. Il battesimo di S. Afra, o la primitiva Chiesa bresciana, Francesco da Ponte detto il Bassano. Ognuno, che si ponga a considerare questa pittura, facilmente scorgerà in essa quanto sieno ingegnosamente disposte le molte figure sul declive del colle, checchè ne dicano La Lande, e Cochin nel loro itinerario d' Italia. Quanta industria abbia posto nella distribuzione de' lumi, affinchè le figure si staccassero le une dalle altre, imperciocchè la rappresentazione del fatto doveasi esprimere in ora notturna; e sebbene l'artista fosse astretto a poche tinte, ciò non pertanto, ove tornava in acconcio, mise molto sapore, e vaghezza nel colorito.

3.o La Vergine assunta dagli Angeli, Bartolomeo Passerotti.— Sopra la porta minore: alcuni santi martiri, si ascrivono al Brusasorci. La mezza luna sopra la cappella: il Salvator morto in mezzo alla Giustizia, e alla Misericordia, Bagnadore.

4. Nostra Signora col pargoletto, e iSS. Latino vescovo, e Carlo Borromeo. Vien ensiderato per bellissimo tra quanti quadri dipinse Giulio Cesare Procaccini. A nobile composzione unisce stile grandioso, e facile. Il colorio non è affatto vero; ma que' volti aggraziati di verecondo sorriso, mostrano un non so che di soave, d'amoroso, che allettano l'occhio, e la mente a rigustarne l'artificio.

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Altare maggiore. La trasfigurazione sul Tabor, Tintoretto. Pittura è questa finita con accuratezza non ordinaria a quel gran maestro, e compita con sorprendente facilità.— Falma il giovane espresse ne' due laterali i santi Faustino, e Giovita. L'Annunciata, Girolamo Rossi. - Il Redentor morto tra le Marie, e i fedeli; è delle ultime opere eseguite dal Barocci con aggiunta di figure d'altro pennello. Di facciata all' organo: i pastori al presepio, Carlo Cagliari figliuolo La mezza luna sopra il 6.o altare, i SS. Faustino e Giovita innanzi il Tiranno, Francesco Giugno. Il Redentore col cuor fiammeggiante, e con Angeli portanti i simboli della passione, e de' Sagramenti, Sig. Gabriello Rottini.

di Paolo Veronese.

Sulla vicina porta: l' Adultera accusata dai Farisei. È tavola che per la singolarità della maniera ond' è colorita puossi annoverare tra le più insigni opere di Tiziano. In fatti assai difficile riesce di trovare altro suo dipinto, che per va

ghezza di tinta riluca in ogni sua parte tanto nelle carnagioni differenti, a seconda delle differenze che ne presenta il vero, quanto anche ne' diversi panneggiamenti. Esatto è il disegno, e il chiaro scuro in larghe masse condotto, serve a render grandiose, e vere le figure.

7.o La Maddalena in casa di Simone, Alessandro Maganza.

8. Martirio di S. Afra. Paolo Veronese vi ha segnato, forse a compiacenza di sì bell'opera, il proprio nome. È delle più scelte pitture che ci lasciò quel valentuomo, sia che si riguardi alla nobiltà del composto, e alla spontaneità, e al brio di un pennello, fluido e spiritoso, congiunti ad un' insolita finitezza improntata in tanta moltiplicità d' oggetti dipinti; come ancora alla variata espressione comunicata alla Santa, al sacerdote gentile, ai manigoldi, e alla turba degli astanti. Sopra quadro, Rossi.

9. Alcuni Santi bresciani martoriati, Palma giovane. Sulla porta principale: la tela su cui è rappresentato l'inferno, Giacomo Barucco. Dei Carra scultori sono i due Angeli in marmo portanti la pila dell'acqua santa in forma di conchiglia.

È meritevole di essere visitato il chiostro dell' annesso monastero per osservarvi la gentile sua architettura, pertinente al cinquecento; come ancora l'Officina litografica Filippini.

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Edificata dal vescovo, e principe Berardo Maggi, ed ufficiata un tempo dagli Eremitani di S. Agostino, chiamativi da esso lui intorno al 1302. Grati que' religiosi a tanto bene vollero onorarlo di statua marmorea effigiata sedente, e in atto di dar loro la benedizione (1). L'attual chiesa fu compita nella presente forma nel 1675. Alcuni fatti relativi alla vita di S. Agostino espressi in quattro gran quadri collocati agli angoli della chiesa, Ghitti,

Primo Altare. Immagine del Salvatore, di maniera antica. — 2.o B. V. del Buon Consiglio.

3.o S. Onofrio eremita, Paglia vecchio. — 4.o Il presepio di N. S. visitato dai pastori. È de' pochissimi dipinti lasciati in patria da un valente nostro maestro, che sulle traccie di Tiziano seppe farsi ammirare per naturalezza d'invenzione, aggiustatezza di disegno, colorito succoso, e robusto. Fu questi Girolamo Savoldo,

5. S. Carlo Borromeo, Bernardino Gandini. Alla vicina porta: mezza luna su cui vi è delineata la risurrezione del Salvatore, Savoldo. -Sotto quadro votivo, Tortelli.

Altare Maggiore. Martirio di S. Barnaba, Giuseppe Panfilo, In sagristia ultima Cena, Foppa

(1) Rossi. Elogi p. 103.

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