Orlando furioso, con argomenti, dichiarazioni ad ogni canto, ed indice. Nuova ed, Volumen31818 |
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Términos y frases comunes
abbia Agramante ajuto Albán Albano Alceste alcún altra altrúi amór anco ancór andár appresso arme assái Astolfo avéa avéan avér avría Bajardo battaglia bella biasmo Bradamante Brandimarte buon cadér cammín CANTO Carlo cavalier cavallo ciel Circasso costúi créder crudele d'ogni débito destriér dice dicéa disío dolór donna donzella Doralice dovéa Durindana ebbe éran ésser Etiopia facéa fece fémmina ferito Fiordiligi fiume Francia fretta Frontino furór Garamante gente Giocondo giorno giostra Gradasso gran guerrier Indi innanzi l'arme l'avéa lancia lascia león levò lite loco Malagigi Mandricardo Marfisa monte morte mostra notte occhi ognún onór Orlando ORLANDO FURIOSO Pagán paladino paréa parlár periglio preghi quà quì quivi ragión resta restár Ricciardetto Rinaldo Rodomonte Ruggiero Saracino saría scudo seco signore spada Spagna súbito Tártaro tenéa términe terra tolto tosto trova trovár vede vedér veggo venía venír venne vide viso voglio voléa vuol
Pasajes populares
Página 157 - Astolfo di saper desio i gran misteri e gl'incogniti sensi; e domandò di tutte queste cose l'uomo di Dio, che così gli rispose: 1 8 - Tu dèi saper che non si muove fronda là giù, che segno qui non se ne faccia. Ogni effetto convien che corrisponda in terra e in ciel, ma con diversa faccia.
Página 160 - Agamennón vittorioso, e fé' i Troian parer vili et inerti; e che Penelopea fida al suo sposo dai Prochi mille oltraggi avea sofferti. E se tu vuoi che '1 ver non ti sia ascoso, tutta al contrario l'istoria converti: che i Greci rotti, e che Troia vittrice, e che Penelopea fu meretrice.
Página 28 - Ma baci ch' imitavan le colombe, Davan segno or di gire, or di fare alto. Usammo altr' arme che saette o frombe. Io senza scale in su la rocca salto, E lo stendardo piantovi di botto, E la nimica mia mi caccio sotto.
Página 195 - Marsilio il regno, molti di la cavalla strascinando morta, come era, senza alcun ritegno; ma giunto ove un gran fiume entra nel mare, gli fu forza il cadavero lasciare.
Página 133 - Donne, e voi che le donne avete in pregio, per Dio, non date a questa istoria orecchia, a questa che l'ostier...
Página 120 - Alla virtù di Calai e di Zete? Che le mense dal puzzo e dagli artigli Liberi, e torni a lor mondizia liete, Come essi già quelle di Fineo, e dopo Fe' il paladin quelle del re etiòpo.
Página 144 - Le lacrime ei sospiri degli amanti, l'inutil tempo che si perde a giuoco, e l'ozio lungo d'uomini ignoranti, vani disegni che non han mai loco, 1 vani desideri sono tanti, che la più parte ingombran di quel loco: ciò che in somma qua giù perdesti mai, là su salendo ritrovar potrai.
Página 114 - L'alaccie grandi avean, deformi e brutte; le man rapaci, e l'ugne incurve e torte; grande e fetido il ventre, e lunga coda, come di serpe che s'aggira e snoda.
Página 152 - Ne' bei vostri occhi e nel sereno viso, nel sen d'avorio e alabastrini poggi se ne va errando; et io con queste labbia lo corrò, se vi par ch'io lo riabbia.
Página 143 - In un vallon fra due montagne istretto , Ove mirabilmente era ridutto Ciò che si perde o per nostro difetto, O per colpa di tempo o di Fortuna: Ciò che si perde qui, là si raguna.